DESTROCHERIO

ARALDICA
Dal latino “dextar”, il destrocherio era anticamente un’armilla o braccialetto, che gli uomini e le donne portavano al polso destro.

Questo vocabolo passò poi in araldica per esprimere un braccio destro nudo, vestito o armato che appare movente dal fianco sinistro dello scudo.

Facciamo notare che, quando si descrive uno stemma, tutte le figure che si trovano a destra di esso, si dicono a sinistra e viceversa.

Le figure all’interno dello scudo si blasonano nella posizione in cui le vede il cavaliere che porta lo scudo.

Tornando al destrocherio, l’eminentissimo storico Goffredo di Crollalanza, nella sua rarissima opera “Enciclopedia Araldico Cavalleresca” alla pag. 255 dice “Figura usatissima, specialmente in Sicilia e va soggetta ai seguenti attributi: tenente, armato, nudo, vestito, alato, impugnante ecc.”