CROCE DI SANT’ANDREA

ARALDICA

Pezza onorevole di primo ordine, combinazione della banda con la sbarra, in forma di una X; i suoi bracci si estendono sino agli angoli dello scudo, a meno che non sia scorciata, o modificata alle estremità.

La larghezza dei bracci è di due parti delle sette dello scudo.

Le piccole croci di Sant’Andrea in numero di due o più, si chiamano crocette di Sant’Andrea.

Una croce di Sant’Andrea si può diminuire riducendola ad un estrez decussato o ad un filetto in croce di Sant’Andrea.

Le opinioni degli araldisti sull’origine di questa pezza nelle arme sono svariatissime.

Alcuni non vi rinvengono che una croce messa in diversa posizione e presa nelle Crociate.

Altri dicono che la devozione a Sant’Andrea ha potuto fare introdurre lo strumento del suo martirio nelle armi, oppure ne fu cagione il nome del fondatore o d’altro personaggio della famiglia.

Secondo molti scrittori, la maggior parte delle croci di Sant’Andrea che si vedono nelle armi vengono dall’epoca delle divisioni delle case di Borgogna e d’Orléans.

Questo sentimento è assai probabile, perché infatti la croce di Sant’Andrea era il distintivo dei Borgognoni, ma non si può dire la stessa cosa per tutte le famiglie che le portano.

Il Capaccio, dice che l’impresa primitiva della casa di Borgogna erano due bastoni noderosi posti in croce di Sant’Andrea, non per la devozione a questo santo, ma perché strofinando insieme due pezzi di legno si incendiano; intendendo con ciò, che due forze unite si fanno più potenti e vigorose.

E per dire il vero, nelle bandiere borgognone si vedevano questi due bastoni contronoderosi di rosso in campo azzurro.

Ma sia per devozione, o per altra causa è certo che la croce di Sant’Andrea, fu l’emblema favorito di quei duchi, e che una parte di arme francesi la portano per aver seguito il partito di essi.

Ciò però non da la spiegazione del pezzo araldico.

Che cosa era in origine? un pozzo di barriera, come insiste ostinatamente il Menestrier? ovvero la cifra X, che racchiude la perfezione dei numeri, come avanzano altri? No, la croce, che noi chiamiamo di Sant’Andrea, e che i Francesi chiamano più logicamente sautoir, non è che la staffa dei cavalieri.

Il solo vocabolo francese lo indica, sautoir, ossia saltatoio, montatoio, da sauter, salire.

Il sautoir era anticamente un cordone di seta o di canapa, coperto da una stoffa preziosa o attaccato alla sella per salire a cavallo; gli scrittori del medioevo lo chiamano sautour,sautouér, sautant.

Queste staffa avendo appunto la forma di un X o croce di Sant’Andrea passò in araldica sotto questo nome, ma rimase in Francia col nome originario.

Il Ducange però, da un’ altra etimologia alla voce sautoir; egli la cava dal latino saltuarium.

La croce di Sant’Andrea si trova spessissimo nelle armi francesi, per lo più accantonata da quattro figure.

Anche nella Spagna è molto comune, in memoria della battaglia vinta a Beaca contro i Mori nel dì di Sant’Andrea, e ad imitazione di Lopez Diaz da Baro, generale dei vincitori, che la pose per primo nella sua arma.

La croce di Sant’Andrea è chiamata da altri autori decussata, a sghembo, diagonale, traversa, saltiere, borgognata, borgognona o di Borgogna.

Quasi tutti gli attributi della croce si convengono alla croce di Sant’Andrea.

Questa può essere accompagnata, bordata, accantonata, caricata, diaprata, scaccata, inchiavata, cancellata, fusata, losangata, ínferriata, attraversata, attraversante, ecc.